mercoledì 25 marzo 2020

Una quantità di storia STEP#02

Pitture rupestri grotta di Lascaux, Dordogna, Francia
Fin dagli albori della civiltà umana, se non da prima ancora, è stato necessario stabilire la quantità degli enti, misurandoli dimensionalmente e numerandoli. Si può facilmente supporre che il concetto che oggi esprimiamo con il termine quantità sia innato e che esso sia stato impiegato per secoli “ante litteram”, cioè, in questo caso, addirittura prima ancora che esistessero le parole. Ignoro come la primordiale propensione umana nei confronti della determinazione della quantità si sia evoluta nei millenni e come la storia abbia assistito la progressione del linguaggio, partendo dai gesti, sviluppandosi gradualmente nelle prime espressioni verbali onomatopeiche e gutturali, attraversando una fase di progresso lessicale, giungendo infine alla scrittura e alle prime lingue antiche conosciute. È nel mondo greco che il termine trova finalmente un significato filosofico: Aristotele, “’l maestro di color che sanno” (Dante, “Divina Commedia”, Inferno, canto IV), ritiene la quantità (πόσον) una delle dieci categorie che definiscono gli enti. Nel mondo latino la parola quantĭtās, derivata da quantus, possiede la radice protoindoeuropea *kwo-, caratteristica dei pronomi interrogativi. Con il trascorrere dei secoli e con l’evoluzione delle lingue, si è giunti all’attuale termine italiano quantità. Chissà nei prossimi secoli quali ulteriori mutamenti subirà il termine, quali nuovi linguaggi si implementeranno da quelli esistenti e quali nuovi significati esso acquisirà…


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martedì 24 marzo 2020

Una grande quantità di lingue STEP#01bis

È proprio dal termine latino quantĭtās che derivano, direttamente o indirettamente, i vocaboli in uso tutt’oggi in numerose lingue europee. Oltre al termine italiano quantità, hanno la medesima origine anche lo spagnolo cantidad, il tedesco Quantität ed il francese quantité, dal quale è derivato successivamente l’inglese quantity, in uso a partire dagli inizi del quattordicesimo secolo.

 
Fonti:


venerdì 20 marzo 2020

Etimologia STEP#01

Il termine quantità ha origine dal latino quantĭtās, quantitātis, derivato di quantus, “quanto, quanto grande”.




È curioso notare la continuità tra la lingua latina e quella italiana: la seconda traduzione dal latino di quantĭtās suggerita dal vocabolario della lingua latina “Campanini Carboni” coincide con il significato somma di denaro che il termine italiano quantità possedeva anticamente. Testimonianza di ciò, si può trovare, per esempio, nella terza novella della prima giornata del Decameron di Boccaccio, come riportato anche dal vocabolario “Treccani”.


Fonte:

Immagine:
fotografia del termine quantitas “Campanini Carboni”

Una grande quantità di significati: definizione STEP#01

Il termine quantità, sostantivo femminile, è definito come "la proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro grandezza, eventualmente espressa in termini numerici".
Inoltre, il vocabolo viene frequentemente impiegato per esprimere grande quantità ed è di utilizzo comune la locuzione avverbiale in quantità come sinonimo di molto.

Il sostantivo assume una grande quantità di significati differenti a seconda dell’ambito specifico in cui viene impiegato: filosofico, matematico, fisico, grammaticale, economico, linguistico…

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